mercoledì 1 luglio 2015

Grexit inside

Ho combattuto a Salamina contro i Persiani, ero sotto le mura di Troia quando cadeva il povero Ettore, gironzolavo ad Itaca quando Ulisse è tornato.

Ho una preparazione classica, e la Grecia è prima di tutto dentro di me, con la sua storia e filosofia.

Vengo in vacanza in Grecia perchè adoro questo posto. Forse si potrebbe dire dei Greci quello che sovente si usa per gli Italiani: questo paese sarebbe meglio senza di loro.

Ogni difetto nostrano qua è ingigantito. Nessuno fa una ricevuta, senza una mazzetta non si muove nulla. I libri di Markaris, il Camilleri greco, sono uno spaccato duro e purtroppo veritiero di questa società.

Dalla fine della dittatura dei colonnelli si sono susseguiti due soli partiti alla guida del paese, e i loro leader erano sempre delle stesse famiglie: Karamallis e Papandreou. Si sono mangiati l'impossibile, distribuendo rendite e privilegi.
Di questo i greci, come gli italiani d'altronde, sono consci. Una volta saputo che il paziente però sta male la cura è stata un pò fortina, e molto inutile. Come le sanguisughe che si applicavano ai malati nel medioevo per avere un salasso. Di solito uccidevano il paziente.

Qua è successo lo stesso. E adesso anche il dottore che vuole dare uno sciroppo è visto di traverso. Penso che vincerà il no al referendum, non perchè i greci vogliano mollare l'euro, ma perchè non vogliono pagare. Amano l'euro, ma non il costo per averlo. Ma forse non tollerano che siano gli altri a dirgli cosa devono fare. Sono fieri sì, ma non hanno idea di comunità. Come le loro Polis erano divise, lo sono anche loro. Passioni forti, ma sopratutto prima il mio giardino.

Diciamolo francamente, il greco è più individualista dell'italiano.

In questo frana cosa si salva? Le persone, quelle che sono gentili con te, che ti aiutano che ti sorridono. Quelle che lavorano comunque duro perchè il turista è una ricchezza. E' all'anziana alla cassa che ti aiuta a portare il suvlaki in aeroporto che va il mio pensiero quando si parla di tagli e di sacrifici. E agli yacht che battono bandiera Ellenica e che incontro sempre a decina in quest'isola.

I Greci sono ottimisti, alla fine una soluzione si troverà. Chissà se si rendono conto che il futuro di un continente di 300 milioni di persone dipende da come si risolverà la crisi che ne coinvolge nove. E per chi pensa che 9 milioni siano pochi, vorrei ricordare che non si tratta di numeri.

Ma di persone.