martedì 8 dicembre 2015

Abolizione del suffragio universale

C'è un gruppo su Facebook che ha il titolo di questo post e che raccoglie le stupidaggini che girano, chiudendo poi con un laconico commento:"il suo voto conta come il tuo".

Ora qualcuno si potrà scandalizzare alla sola idea di limitare l'accesso al voto. In realtà non voglio togliere proprio nulla a nessuno. Già il legislatore si è reso conto che non tutti possono votare. I minorenni o i giovani sotto i 25 che non votano per il Senato. Ma anche chi viene condannato per certi reati. E non votano perchè votare è importante, si seleziona chi ci governa.

Come ogni azienda sa bene il reclutamento è alla base del suo successo. Ma cosa chiediamo ai reclutatori, cioè a tutti noi? Nulla. Acquisiamo il voto una volta arrivati alla maggiore età. Se vi sembra "naturale" non è così. E' stata una evoluzione durata secoli che ha partorito sì grandi statisti ma anche dei dittatori: Hitler fu eletto.

E' cambiata la politica oggi. Una volta c'era il comizio, la tribuna politica, che accorciava le distanze. Oggi il talk show è una rissa degna di un bar di ubriaconi. La televisione vende un leader come fosse una mozzarella. Tramite i social si arriva capillarmente nella vita della gente. E qualcuno ha capito che parlare di programmi, di soluzioni articolate per problemi complessi non attira. Meglio uno slogan, semplice e diretto.

"Una scelta di campo" coniato da Berlusconi fu un colpo di genio. Ci ha trasformato in tifosi anzi in ultras della politica. Bianchi o neri, guelfi o ghibellini. Ma quando si parla alle pance più che alle teste non si può poi sperare che i risultati siano migliori di quelli che otteniamo.

E allora? Cosa si fa? Beh cominciamo a stabilire che una società ha più doveri che diritti. Il cittadino è colui che capisce questa cosa e si mette anche a disposizione degli altri. "Chiedi cosa puoi fare tu per l'America e non l'America per te" diceva Kennedy, in quella che è la più sintetica e profonda lezione di civismo che rammento.

Chi dovrebbe votare allora? Tutti possono votare, ma non in modo automatico. Lo devono guadagnare. Qualcosa di regalato non ha lo stesso valore di ciò che si deve sudare.

Chi fa parte delle forze armate, della polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco vota di diritto, perchè svolge un lavoro di servizio agli altri. E sono i primi a pagare le scelte sbagliate dei governanti.

Poi vota chiunque abbia fatto un anno di servizio civile. Se è troppo adulto per spendere un anno tutto di fila, basta un sabato a settimana per un paio di anni. Un lavoro volontario, di aiuto, di assistenza a chi ha bisogno, a chi è malato, a migliorare il decoro urbano.

Chi fa questo dimostra di essere un cittadino. Forse bisognerebbe cominciare a pensare che il fatto di nascere in un posto non fa di una persona un cittadino.

PS per inciso io non ho fatto il servizio civile e dunque non voterei.